domenica 13 aprile 2008

L'oculata gestione internazionale delle risorse

La notizia è che molti paesi del Terzo Mondo sono colpiti da una gravissima carenza di risorse alimentari e, in particolari, di cereali e, in alcuni di essi come Egitto e Costa D'avorio, la crisi ha già prodotto rivolte e violenze.

Anche i paesi ricchi sono interessati da fortissimi aumenti dei prezzi dei cereali e dei loro importantissimi derivati.

L'impatto della crisi dei cereali investe in misura proporzionalmente inversa al reddito in quanto, nelle fasce più bisognose della popolazione, l'incidenza percentuale della spesa per il cibo è molto più alta di quanto lo sia nelle fasce più ricche.

Ancora una volta, le organizzazioni internazionali preposte alla gestione economica hanno evidentemente fallito!

L'impennata della richiesta di cereali è dovuta in larghissima parte alle nuove esigenze alimentari maturate a seguito delle migliorate condizione economiche dei paesi in via di sviluppo.

Positivo il fatto che, in alcuni paesi, le popolazioni possano avere accesso a risorse alimentari maggiori che in passato, ma le grandi organizzazioni mondiali che dovrebbero monitorare questi fenomeni COSA HANNO FATTO?

E' il tempo che la politica torni a occuparsi ai massimi livelli della politica agricola, sono necessari investimenti per ottimizzare i cicli produttivi e per potenziare la capacità produttiva per assicurare alle popolazioni dei vari paesi il più ampio livello possibile di autonomia.

Per perseguire quest'obiettivo serve, anche nei paesi ricchi, del tempo (forse parecchio) e, quindi, è necessario offrire alle fasce deboli della popolazione delle soluzioni tampone che consentano loro, perlomeno, di mantenere i livelli di consumi di prima necessità senza intaccare ulteriormente i loro già magri redditi.

E' ora di svegliarsi per evitare di ritrovarci, tra qualche anno, in piena emergenza alimentare!

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