domenica 2 novembre 2008

La questione universitaria

Alcune opinioni ampiamente condivise, trasversalmente ai diversi schieramenti:

L'Università italiana non produce né laureati né ricerca in linea con i livelli di qualità media riconosciuti internazionalmente !
L'Università italiana è afflitta da eccessi di nepotismo che si concretizzano in enormi sprechi di risorse e in notevoli danni alla qualità della didattica e della ricerca!
L'Università italiano ha bisogno di una gestione basata sul merito!


Ce n'è già abbastanza per farne un quadro programmatico di riferimento nell'ambito del quale definire e concretizzare un processo di riforma che sarebbe di portata epocale per la nostra Università e dovrebbe potere contare su di un consenso politico ampissimo, mettendo nell'angolo i rari, a quanto pare, difensori dell'attuale sistema di potere.

Sarebbe, allora, interessante vedere quali posizioni assumerebbero i diversi schieramenti studenteschi e distinguere tra chi è realmente interessato a un cambiamento positivo e chi, invece, coltiva soltanto orticelli di comodo.

E' triste vedere che i rappresentanti delle varie sigle studentesche sono, in grandissima maggioranza, studenti fuoricorso di lunga militanza o studenti con un curriculum scolastico ricco di bocciature e che le mitiche manifestazioni studentesche sono animate da personaggi ben al di là dell'età studentesca, che sfruttano la confusione per rinnovare situazioni di scontro che l'Italia, avendone già sperimentato gli effetti durante i cosiddetti anni di piombo, dovrebbe avere abbandonato per sempre.

E' ancora più triste il gioco in atto in questi giorni di rimbalzarsi le responsabilità per i cosiddetti scontri di piazza: rossi o neri non importa, la violenza va bandita da qualunque occasione di confronto, che deve essere aperto in modo da accogliere i contributi di tutti senza ostracismi precostituiti, ma sempre nel rispetto della priorità del risultato che deve essere a favore della collettività nazionale e non di singole fazioni.

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