domenica 8 marzo 2009

Elezioni europee dietro l'angolo

Mancano tre mesi allo svolgimento delle elezioni europee in Italia e, al di là dell'importanza intrinseca, ci sono alcuni altri spunti d'interesse.

Innanzitutto, la legge elettorale è stata approvata, introducendo lo sbarramento al 4% e rimettendo nelle mani degli Italiani la carta delle preferenze; pertanto, la frammentazione della rappresentanza non sarà possibile e i diversi schieramenti in campo dovrebbero fare tesoro della lezione delle ultime politiche. E invece i segnali che provengono dalla politica reale sembrano diversi:
a) Il Pd è orfano dell'on. Veltroni e il segretario a tempo Franceschini ha impugnato nuovamente la bandiera dell'anti-berlusconismo viscerale che poca fortuna ha portato a quasi tutti i suoi predecessori;
b) il PdL accoglie nel suo seno anche l'on. Clemente Mastella che dopo avere percepito, in qualità di parlamentare italiano non rieletto, l'assegno di reintegro nella società e dopo essere entrato nel novero dei parlamentari pensionati, andrà ad occupare, con ogni probabilità, un seggio a Strasburgo;
c) La ali estreme dello schieramento politico continuano ad essere afflitte da nanismo, in quanto i diversi gruppi dirigenti sono incapaci di uscire da schemi ideologici stantii e di creare una proposta politica che intercetti realmente i bisogni del popolo italiano;
d) La senatrice Poli Bortone abbandona Alleanza Nazionale nell'imminenza, pare, dell'avvento del PdL per cavalcare un ipotetico vento da SUD;
e) Beppe Grillo imperversa sulla scena, alternando tesi che potrebbero anche essere condivise da gran parte del popolo italiano con eccessi fuori luogo, ad esempio la presunta illegalità dell'esecutivo attuale.

Lo scenario politico è davvero triste e non lascia intravedere alcun segnale di miglioramento; pertanto, sarebbe bello che i vari partiti non riempissero le loro liste di trombati illustri alla ricerca di una nuova poltrona !

Non ce ne voglia l'on. Clemente Mastella perché quello che lo riguarda è soltanto un esempio, ma gli saremmo grati e l'Europa non soffrirebbe di certo se l'on. Mastella decidesse di rimanere a Ceppaloni evitando che la politica italiana scriva un'ennesima brutta pagina!

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